Prima di entrare nel merito del tema “Fatture false prescrizione del reato” vi invitiamo a farvi prima un’idea sul tema delle fatture false leggendo il nostro articolo “Fatture false: 3 esempi e come difendersi“.
Come abbiamo visto nel nostro articolo la fattura può considerarsi falsa se:
A chi spetta l’onere della prova nell’ambito dell’emissione delle fatture per operazioni inesistenti?
Il reato di falsa fatturazione deve essere provato dall’Agenzia delle Entrate sulla base dell’articolo2697 del codice civile, secondo cui chi avanza la pretesta tributaria (l’Agenzia delle Entrate appunto) deve provare i fatti a fondamento della sua domanda.
La Corte di Cassazione ha chiarito che è onere dell’Agenzia delle Entrate dare la prova che il contribuente, al momento in cui ha acquistato il bene od il servizio, sapeva o poteva sapere con l’uso della diligenza media che l’operazione era stata effettuata nell’ambito di una frode. La dimostrazione può essere data anche attraverso presunzioni semplici, provando che il contribuente, al momento in cui ha stipulato il contratto, poteva ben comprendere che l’operazione era stata fatta nell’ambito di una frode.
Al fine di verificare la prescrizione del reato fatture false occorre innanzi tutto vedere quali sono le sanzioni penali per il reato di falsa fatturazione.
Sanzioni penali per chi utilizza fatture false.
Chi utilizza fatture false al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto, è punito con la reclusione da quattro a otto anni.
Sanzioni per chi emette fatture false.
Chi emette fatture false al fine di consentire, al fine di consentire a terzi l’evasione delle imposte sui redditi o sul valore aggiunto, è punito con la reclusione da quattro a otto anni.
Ora, delineate le sanzioni penali per chi utilizza e per chi emette fatture false, occorre porre in evidenza che per tale reato non esiste una soglia minima di punibilità. Questo significa che anche l’utilizzo o l’emissione di una fattura falsa per 0,01 euro è penalmente rilevante.
Il reato di utilizzo di fatture false si considera commesso con la presentazione della dichiarazione in cui viene utilizzata la fattura falsa.
Il reato di emissione di fatture false si considera invece commesso con l’emissione e registrazione dell’operazione nei relativi registri IVA.
La prescrizione dei reati (tributari), tra i quali rientra il reato di emissione o utilizzo di fatture false, è sottoposta ad una disciplina del tutto peculiare.
È importante notare che il decreto legislativo n. 74 del 2000 non prevede specifici termini di prescrizione dei reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto: la disciplina della prescrizione del reato si ricava dai principi generali di cui agli articoli 157 e seguenti del codice penale.
Nella determinazione del termine necessario a prescrivere tali reati occorre considerare che il termine prescrizionale corrisponde al massimo della pena edittale stabilita per il delitto o in ogni caso ad un tempo non inferiore a sei anni.
Il secondo: in nessun caso l’interruzione della prescrizione può comportare l’aumento di più di un quarto del tempo necessario a prescrivere.
Pertanto, il termine di prescrizione del reato di frode fiscale per falsa fatturazione o per l’utilizzo di altri documenti per operazioni inesistenti è di 8 anni dal momento consumativo, elevabile a 10 anni per effetto dell’interruzione causata dagli atti interruttivi di cui all’articolo 160 del codice penale che vedremo adesso. Passato tale termine senza che si sia arrivati a una sentenza definitiva vi è estinzione del reato.
Il corso della prescrizione del reato per l’emissione di fatture false è interrotto:
È importante notare che una volta interrotta, la prescrizione del reato comincia nuovamente a decorrere dal giorno della interruzione.
Come abbiamo detto sopra gli atti interruttivi della prescrizione non possono comportare un aumento della pena maggiore di un quarto. Per il reato di utilizzo o di emissione di fatture false la pena massima non può essere superiore a 10 anni.
La normativa italiana relativa all’interruzione della prescrizione per il reato di emissione di fatture false in materia di IVA è compatibile con la normativa comunitaria?
La Corte di Giustizia ha ritenuto che l’aumento del termine di prescrizione del reato, in caso di interruzione, di non oltre un quarto costituisce un ostacolo a sanzionare in modo efficace le frodi gravi.
Ad avviso della Corte di Giustizia i giudici italiani devono disapplicare le norme interne sulla prescrizione che impediscono di infliggere sanzioni penali effettive e dissuasive nei casi di reati che ledono gli interessi finanziari dell’Unione Europea.
Ad avviso della Corte di Giustizia, i giudici dovrebbero non applicare le norme sul ricalcolo del termine di prescrizione in caso di interruzione, con l’effetto che, in caso di interruzione, i termini ricominciano a decorrere dall’inizio per intero.
Il presente articolo ha uno scopo puramente informativo e divulgativo.
Le considerazioni in esso espresse non necessariamente si rendono applicabili al tuo caso concreto.
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