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AVVISO DI ACCERTAMENTO PER ANTIECONOMICITÁ

Un comportamento antieconomico si caratterizza per essere irragionevole e non congruo rispetto all’attività di impresa e al Fisco le imprese antieconomiche non piacciono.

QUANDO SI HA UN COMPORTAMENTO ANTIECONOMICO?

Si ha un comportamento antieconomico se:

  • Sostieni spese per beni gratuitamente devolvibili alla clientela per un ammontare importante e senza produrre alcuno studio o un piano industriale da cui possa emergere l’utilità in futuro dell’acquisto.
  • Ricorri a finanziamenti di ammontare così elevato da comportare perdite di esercizio.
  • Sono presenti perdite rilevanti per quattro esercizi consecutivi, senza che la contribuente abbia fornito le ragioni che hanno inciso negativamente sulla propria attività. Vengono utilizzate percentuali di ricarico inferiori rispetto alla media del settore unita ad una persistente perdita di esercizio negli anni di riferimento.
  • È presente un elevato costo del lavoro, peraltro progressivamente aumentato in modo inversamente proporzionale al trend degli utili, tendente al ribasso. Sono presenti utili di esercizio irrisori per 5 annualità consecutive accompagnati ad un ricarico sulle vendite pari ad un quinto di quello normalmente applicato. Viene manifestata un’evidente sproporzione tra risultato economico dell’impresa e il costo dei fattori produttivi.

In presenza di tali circostanze il Fisco presume che dietro tale condotta, sebbene formalmente inappuntabile, possano celarsi fenomeni di elusione o di evasione.

AVVISO DI ACCERTAMENTO PER ANTIECONOMICITÁ: CHE COSA SUCCEDE IN QUESTI CASI?

Se l’Ufficio qualifica una condotta come “antieconomica”, secondo quanto appena descritto, può procedere a rideterminare il reddito imponibile del contribuente attraverso un accertamento induttivo, ossia basato su presunzioni e senza necessità di fornire prove “certe” di una effettiva e conclamata evasione d’imposta.

L’assunto di partenza è che l’imprenditore tende a massimizzare il proprio profitto. Comportamenti chiaramente antieconomici, e in aperto contrasto con questo principio, consentono all’Ufficio di

presumere l’esistenza di costi fittiziamente gonfiati o maggiori ricavi occultati.

Per sorreggere l’accertamento, il quadro indiziario può essere fondato anche solo su presunzioni semplici purché siano gravi, precise e concordanti.

SE VIENE ACCERTATO UN COMPORTAMENTO ANTIECONOMICO, COME PROCEDE L’AGENZIA DELLE ENTRATE?

L’Agenzia delle Entrate notifica un accertamento:

– con cui nega la deducibilità fiscale di quelle spese giudicate contrarie alla logica imprenditoriale perché ritenute non inerenti;

– ricostruisce il reddito imponibile sulla base di presunzioni, quando l’incongruità afferisca lo svolgimento dell’intera attività di impresa.

È un tuo onere provare che il comportamento antieconomico sia giustificato da ragioni diverse dall’elusione o evasione di imposta.

COSA PUÓ FARE IL CONTRIBUENTE PER DIFENDERSI?

Il contribuente per difendersi deve provare le ragioni per cui ha realizzato il comportamento apparentemente antieconomico, dimostrando che esso non è l’effetto di violazioni tributarie sottostanti. Fai attenzione però!

In questa situazione, le scritture contabili, pur formalmente corrette, non sono di alcuna utilità; infatti, esse sono considerate inattendibili proprio perché danno atto di un contrasto con i criteri di ragionevolezza e logicità imprenditoriale, a causa dell’antieconomicità del comportamento del contribuente.

In un sistema tributario che agevola l’Ufficio nella formazione della prova e nella emissione di avvisi di accertamento fondati su presunzioni, è assolutamente opportuno che il contribuente tenga traccia delle ragioni che lo hanno spinto a compiere scelte che appaiono non sorrette da una ferrea logica economica.

Ciò può avvenire, ad esempio, attraverso la conservazione di scambi di e-mail, verbali dei consigli di amministrazione specificamente tenuti, minute di riunioni straordinarie o studi strategici.

La mera prova delle spese sostenute, fatture passive, contabili bancaria, non è sufficiente a tal fine. Solo in questo modo il contribuente potrà validamente opporre all’Agenzia i motivi delle proprie scelte e, a volte, del proprio insuccesso imprenditoriale.

Se pensi di aver adottato o di adottare un comportamento antieconomico, contatta subito gli esperti di 4tax e affidati a loro per la risoluzione migliore del tuo problema con il Fisco.

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